"E' inusuale sentire il suono delle launeddas durante un funerale"...
Così ha esordito don Ernest, nell'omelia del funerale di zio (era fratello di mia nonna) Aurelio Porcu, ultimo maestro di launeddas di Villaputzu del novecento, spentosi all'età di 93 anni venerdì 15 giugno. E' inusuale davvero sentire quel suono melodioso, usato sempre in occasioni di festa, accompagnare un defunto nella casa del Padre, ma non poteva che essere così, non potevano che rendergli omaggio in questo modo alcuni degli allievi che hanno ereditato da lui l'arte e la cultura di questo straordinario strumento.
Allievo a sua volta di Antonio Lara (altro grande suonatore di Villaputzu a cui è stata intitolata la stessa scuola media), Aurelio Porcu è stato al centro della scena regionale in particolar modo negli anni '70 e '80, comparendo anche in varie occasioni nello scenario nazionale ed internazionale. Tra l'altro, ha avuto all'attivo diverse incisioni, alcune collaborazioni con alcuni artisti jazz di fama internazionale come Ornette Coleman, compare nel film documentario "Is Launeddas, la musica dei Sardi" realizzato dal regista Fiorenzo Serra con i materiali sonori e i filmati raccolti in Sardegna dall’antropologo danese Andreas Bentzon negli anni '60 e, con la sua attività professionale, ha ispirato il film "Aurelio" di Dante Olianas e Rosalie Schweitzer.
Personalmente ricordo di averlo sentito suonare l'ultima volta nel 2000; si "esibì" per alcuni minuti durante una serata estiva in un locale al mare, su richiesta dei tanti presenti e, nonostante l'età avanzata e il fiato che non gli consentiva lunghe suonate, ammaliò tutti i presenti (per ascoltare uno stralcio della sua musica clicca qui).
Grazie anche alla sua attività ancora oggi Villaputzu può vantare un'ottima scuola di suonatori giovani e durante le feste possiamo ascoltare questa arcaica musica fuoriuscire da delle semplici canne.
E chissà, oggi forse anche in paradiso risuonano quelle stesse canne.
Così ha esordito don Ernest, nell'omelia del funerale di zio (era fratello di mia nonna) Aurelio Porcu, ultimo maestro di launeddas di Villaputzu del novecento, spentosi all'età di 93 anni venerdì 15 giugno. E' inusuale davvero sentire quel suono melodioso, usato sempre in occasioni di festa, accompagnare un defunto nella casa del Padre, ma non poteva che essere così, non potevano che rendergli omaggio in questo modo alcuni degli allievi che hanno ereditato da lui l'arte e la cultura di questo straordinario strumento.
Allievo a sua volta di Antonio Lara (altro grande suonatore di Villaputzu a cui è stata intitolata la stessa scuola media), Aurelio Porcu è stato al centro della scena regionale in particolar modo negli anni '70 e '80, comparendo anche in varie occasioni nello scenario nazionale ed internazionale. Tra l'altro, ha avuto all'attivo diverse incisioni, alcune collaborazioni con alcuni artisti jazz di fama internazionale come Ornette Coleman, compare nel film documentario "Is Launeddas, la musica dei Sardi" realizzato dal regista Fiorenzo Serra con i materiali sonori e i filmati raccolti in Sardegna dall’antropologo danese Andreas Bentzon negli anni '60 e, con la sua attività professionale, ha ispirato il film "Aurelio" di Dante Olianas e Rosalie Schweitzer.
Personalmente ricordo di averlo sentito suonare l'ultima volta nel 2000; si "esibì" per alcuni minuti durante una serata estiva in un locale al mare, su richiesta dei tanti presenti e, nonostante l'età avanzata e il fiato che non gli consentiva lunghe suonate, ammaliò tutti i presenti (per ascoltare uno stralcio della sua musica clicca qui).
Grazie anche alla sua attività ancora oggi Villaputzu può vantare un'ottima scuola di suonatori giovani e durante le feste possiamo ascoltare questa arcaica musica fuoriuscire da delle semplici canne.
E chissà, oggi forse anche in paradiso risuonano quelle stesse canne.
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