martedì 19 giugno 2007

Consiglio comunale del 18 giugno 2007

Iniziato in maniera molto tranquilla, il consiglio si è concluso dopo ben tre ore con il rinvio anche di una votazione...

E' stato il centro matrice* a far scaldare alcuni animi durante il consiglio comunale. Centro matrice che l'ufficio tecnico di Villaputzu è riusciti a far ridurre andando a concertazione con la regione, ottenendo anche la possibilità di non ricorrere ad un piano particolareggiato per esso (che richiederebbe oneri e tempi molto lunghi), ma bensì uno studio di caratterizzazione architettonica.

All'ordine del giorno c'era l'approvazione dei questa riperimetrazione, punto dell'o.d.g. aggiunto in seguito alla convocazione del consiglio, ma la minoranza ha chiesto il rinvio, motivandolo col fatto che non avevano avuto tempo per studiare e capire il tutto, non potendosi così esprimere.
Dopo un'accesa discussione ci siamo riuniti tra i capigruppo, col sindaco e l'assessore all'urbanistica e gli si è venuti incontro concedendo il rinvio con uno spirito di collaborazione, per questa materia e per tutte quelle che verranno, nella speranza che questa collaborazione sia reale. Il paese non aspetterà comunque tanto visto che il consiglio si riunirà mercoledì prossimo.

Sempre al'ordine del giorno c'erano poi alcuni altri atti formali, come la definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del comune presso altri enti; l'individuazione delle commissioni e la nomina delle commissioni consiliari permanenti. Riguardo a queste ultime esse sono due: la prima si occupa di problemi istituzionali e servizi; la seconda dello sviluppo economico. Nella prima per la maggioranza sono stati nominati: Floris Silvana; Porcu Mario e il sottoscritto Porcu Matteo, per la minoranza: Madeddu Gildo e Guidoni Emilio. Nella seconda sempre per la maggioranza: Melis Antonello; Mulas Marino e il sottoscritto Porcu Matteo, per la minoranza Utzeri Valeria e Porcu Andrea.


*Per chi non ne fosse a conoscenza, il centro matrice è una zona del paese che la regione ha individuato in base a delle carte "storiche" del '900, ma che di storico non ha nulla visto che ricopre quasi l'intero abitato, impedendo qualsiasi concessione edilizia fino alla revisione del PUC, concedendo però la possibilità di riperimetrarlo specie in casi come quello di Villaputzu. Si è riusciti a ridurlo notevolmente grazie ad una carta della metà dell'800 (il De Candia) dove è evidente che il nucleo è molto più piccolo. Nonostante non sia rimasto pressoché nulla di quel secolo, la regione ha voluto ugualmente creare questo nucleo e riuscire a sbloccare gran parte del paese è stato un successo.
In questo nucleo un domani occorrerà seguire delle tipologie architettoniche che deriveranno dallo studio di ciò che ancora conserviamo, studio che è stato già avviato.

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