giovedì 25 settembre 2008

Aggiornamenti dal palazzo...

Rapidi aggiornamenti su alcune attività che stiamo portando avanti.

Bando Biddas.
Come Comune di Villaputzu, insieme ai paesi dell'Unione dei comuni, più Burcei, stiamo partecipando ad un bando regionale per la valorizzazione degli edifici nel centro abitato e in particolare nel centro matrice.
Oggi si è tenuta una riunione per illustrare le possibilità che hanno i privati e nello specifico il poter accedere ad un contributo a fondo perduto sino a 10.000 € per ristrutturare le facciate, compresi gli infissi, i tetti e le strutture portanti degli edifici (abitazioni o locali commerciali) che rientrano all'interno del centro matrice. Il contributo viene concesso nella misura massima del 40% dell'investimento con un tetto massimo di 10.000 € (cioè spendendo 25.000 € o più si beneficerà comunque del contributo massimo di 10.000 €, mentre per importi inferiori il contributo sarà del 40%). Per poter accedere ai finanziamenti occorre rivolgersi ad un tecnico (piccola pubblicità, potete rivolgervi anche al sottoscritto!) entro il 10 ottobre, per redigere una breve relazione che indichi gli interventi da eseguire e gli importi necessari.
Il bando prevede una graduatoria che varrà per i prossimi tre anni, per cui anche non rientrando subito si potrà rientrare nelle annualità 2009 e 2010, ma occorre presentare ora la domanda.

Sito istituzionale del Comune di Villaputzu.
Stanno iniziando i lavori per realizzare un vero e proprio portale che consenta a tutti i cittadini e non di ricevere maggiori informazioni sulla vita politica e soprattuto amministrativa di Villaputzu. Il sito consentirà tra l'altro una maggiore velocizzazione di tutti i procedimenti riguardanti il Comune e i suoi vari uffici, da esso si potranno scaricare i moduli, apprendere tutti i procedimenti, consultare le delibere ecc... Inoltre sarà improntato alla valorizzazione di tutti gli aspetti sociali, culturali, turistici e di tutto ciò che riguarda la vita cittadina. I lavori dureranno parecchi mesi proprio per ottenere un prodotto vivo e che risponda in maniera concreta ai bisogni del cittadino di Villaputzu e di tutti coloro che vogliono avere informazioni sul nostro Paese. Eventuali suggerimenti e considerazioni sono ben accette e possono essere fatte al sottoscritto e al consigliere Marino Mulas col quale seguiremo da vicino la nascita del sito.

Commissione pubblici spettacoli.
Si è riunita questo pomeriggio la prima commissione consiliare che ha compiti specifici tra l'altro di controllare la programmazione dei pubblici spettacoli. Con largo anticipo rispetto al prossimo anno si è voluto iniziare ad incontrare le associazioni che lavorano e contribuiscono alla vita sociale e culturale di Villaputzu, con uno spirito di reciproca collaborazione nell'intento di fare il meglio per tutti i villaputzesi.

sabato 20 settembre 2008

Birdi ke su porru

Ho appreso alcuni giorni fa dell'uscita di un nuovo foglio mensile "edito" a Villaputzu. Si tratta di "Birdi ke su porru: gazetinu de novas, in sardu e italianu" (qui potete scaricare una copia in formato pdf), mensile autoprodotto di critica sociale, così come indicato nella stessa testata. Si tratta di questo che ho avuto tra le mani del numero 0, pare uscito dopo alcuni mesi di prove "interne".

Si va ad aggiungere quindi agli altri organi di comunicazione villaputzesi (tra quelli che hanno avuto una certa periodicità, rimangono solo "Sa luxi", foglio settimanale di collegamento della parrocchia di San Giorgio, e "Ascolta...", omologo della parrocchia di Santa Maria, con, nel primo, l'inserto mensile "NotiziAC" dell'associazione "Santa Caterina", Azione Cattolica di Villaputzu) e sarrabesi ("Sardegna sud-est" e "La voce del Sarrabus") che tra radio, fogli autoprodotti, siti internet, blog e vere e proprie testate come "L'eco del Sarrabus" e "Il notiziario di Villaputzu", hanno cercato e cercano di offrire occasioni di dialogo, crescita e confronto. E la mia speranza è proprio che anche questa testata possa offrire queste occasioni.

Mi permetto però di fare alcune critiche, con intento costruttivo e sperando di non provocare inutili polemiche, allo stesso mensile che vuole essere di "critica (spero anch'essa costruttiva, poiché credo davvero che la critica possa portare sempre qualcosa di buono) sociale".
Tralascio la parte grafica, che mi pare essere ben curata e si presenti al lettore dando la percezione di una vera e propria testata giornalistica, e mi soffermo sui contenuti e sull'assenza di alcune cose, a mio parere, essenziali quando si vuole informare.
Mi riferisco per quest'ultimo aspetto alla mancanza sia delle firme negli articoli che di una "firma" editoriale o redazionale. L'unica cosa che si apprende è l'indirizzo (pare provvisorio) della redazione. Non che non si capisca dallo "stile" chi sta dietro questo progetto, diciamo che pare firmato tra le righe, ma personalmente mi è sempre piaciuto prendermi la responsabilità delle cose che dico e metterci la mia faccia, come faccio in questo blog e come ho sempre fatto in tante altre occasioni.
Per quanto riguarda i contenuti invece, non entro nel merito dei "pareri" che la testata propone, e che essendo il nostro un Paese libero (al contrario di quanto lo stesso giornale fa apparire suggerendoci di essere sotto un regime fascista!, caso in cui non credo avrebbero potuto permettersi di porre non dico le firme ma neppure un indirizzo redazionale!) è più che lecito che ognuno esponga il proprio, ma mi preme evidenziare come quando si vuole fare informazione o fare critica, occorra perlomeno cercare di essere il più veritieri possibile, altrimenti viene a mancare quello spirito costruttivo che la stessa critica può apportare. Esternare certi pensieri che magari derivano da una passione forte con la quale si tratta una certa materia, produce in genere effetti opposti a quelli desiderati.
Ecco allora che presentare il governo italiano come un governo di fascisti, o presentare un sindaco come organizzatore di una manifestazione religiosa (quando ad organizzare una manifestazione religiosa può essere solo il parroco o un comitato di fedeli presieduto comunque dallo stesso), denigrando magari il senso con il quale la stessa manifestazione è nata e il sentimento con il quale centinaia di persone vi hanno preso parte, non mi pare voglia dire offrire una critica costruttiva.

Peccato, potrebbe essere un'occasione in più per contribuire alla crescita culturale di Villaputzu e dintorni (visto che l'area interessata pare avere il fulcro nel Poligono del Salto di Quirra). Speriamo che gli interessati possano fare tesoro di questi piccoli suggerimenti e correggere il "tiro", in fondo il numero 0 è sempre un numero di prova.

giovedì 11 settembre 2008

Il Papa in Sardegna

A distanza di alcuni giorni dalla visita di Benedetto XVI in Sardegna, a cui ho partecipato come volontario e a cui anche molti cittadini di Villaputzu hanno partecipato personalmente, oltre a tutti coloro che hanno seguito i suoi interventi attraverso i media, scrivo una breve riflessione su alcune parole (per chi volesse qui è possibile leggere i testi integrali di tutti i discorsi fatti in Sardegna) pronunciate dal Santo Padre.

In particolare (non perché tutto il resto, la maggior parte del discorso, non sia interessante, anzi, invito tutti a leggerlo e rileggerlo, ma solamente perché ciò tocca in parte tema di questo blog e il perché sono consigliere comunale di Villaputzu) mi soffermo su di una frase detta durante l'omelia, quando invocando l'aiuto di Maria (ma il contenuto credo sia indicativo anche per un ateo), parla della politica "che necessita di una nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile".
Da cristiano impegnato in politica mi sento toccato da queste parole e incoraggiato ad andare avanti in questa forma di servizio nonostante le difficoltà. Difficoltà di vario tipo, sia legate al fatto che la macchina burocratica rallenta notevolmente gli sforzi che chi amministra compie o legate alla carenza di risorse economiche che non permettono di fare tutto ciò che si vorrebbe (come capita in fondo in ogni famiglia), ma anche legate al significato profondo del fare politica.
Purtroppo è luogo comune che chi fa politica lo fa per interesse personale, e non per ricercare il bene comune, e quando ci si ritrova impegnati in prima persona, dall'esterno spesso si viene visti come coloro che sono lì per il proprio interesse, dimenticando quasi che siamo in democrazia e il politico di turno, senza i voti dei cittadini, non sarebbe "lì".

Perché dico questo collegandolo col discorso del Papa... Perché per avere la "nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile" è necessario che siano prima di tutto gli elettori a volerlo, a volere che chi li amministra abbia un certo rigore morale, abbia competenza, e ricerchi il bene comune e non l'interesse individuale. Ma se per primo chi vota ricerca l'interesse individuale e non il bene comune, è logico che chi viene eletto sarà tenuto a finalizzare il suo operato in direzioni particolari e non collettive.
Ecco allora che, a mio modesto parere, queste parole del Papa, valgono non solo per i laici cristiani che si impegnano in politica, ma per tutti quanti, perché è attraverso l'espressione personale del voto che si affida a questo o a quell'altro politico la possibilità di operare con "competenza e rigore morale".
Riflettiamoci bene tutti quanti.